Marcel Cadoni
Anna Paglia è artista dalle multiformi risorse espressive maturate attraverso un personale percorso di ricerca poetica e filosofica che lo ha spesso condotta in cammini particolari, difficili, inusuali, e appunto per questo costantemente prolifici di prodotti originali e ricchi di sostanziosi argomenti a favore dell’arte.
E’ scrittrice, poeta, e fine pittrice in possesso di un’eccezionale sapienza tecnica che gli consente di esprimere la complessità di un proprio pensiero metafisico, ma anche di ritrarre la semplice serenità di una natura più evidente e terrena.
Le sue opere infatti, sembrano essere volutamente pensate come luoghi ideali dove posare lo sguardo, e mirano direttamente a quel luogo misterioso dell’animo in cui un’Eco qualsiasi del Bello pone in vibrazione simpatica la coralità degli armonici più sottili dello spirito.
I soggetti delle sue nature morte, sono preziosi ritratti ad olio dell’irripetibile carattere sviluppato da ogni singolo frutto nel corso della propria esistenza, sono i ritratti di essere particolari con le loro semplici storie: la sensualità delle forme, il gesto elegante di una foglia, la scrittura casuale dell’accanirsi delle muffe e del sovrapporsi dei segni incisivi dalle intemperie sulle scorze.
E tutti questi individui, questi esseri muti: uve, pere, mele, limoni, fichi, fiori e quant’altro – narratori con parole differenti – adagiati nel silenzio metafisico di un bianco infinito, tradiscono con la presenza della sola ombra effimera temporalità della loro esistenza – come Dante nella Commedia – che per le stesse cause, venne distinto dalle Anime eterne appartenenti al regno dei morti.
Posti in questa scena, i modelli vegetali cessano di essere dei semplici elementi decorativi e vengono ritratti come esseri capaci di una propria manifestazione vitale e di una misteriosa ma palese espressione psicologica e gestuale.
E in questo apparire ci stupiscono e ci ammaliano, perché attraverso la semplicità delle loro forme e dei loro colori, pronunciano le parole essenziali del magico linguaggio della natura che diviene Arte e rappresentazione di una elegante e delicata poesia.
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